La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
il più sfrontato tribunalista, una eloquenza, tanto più insinuante quanto men pretenziosa, tanto più persuasiva quanto più persuasa. Ma è bensì vero
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, mezzo correndo per quanto l'erta salita e la soma concede, senza guardare lei che più non lo guarda. Ma, d'improvviso, s'accorse che la fanciulla
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, non tanto le dèboli voci della coscienza morale, quanto le fìsiche necessità, avèsseli spinti al bene comune, cioè alla giustizia, e come - dal non
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volendo macchiare con una sola goccia di sangue, per quanto infame, un giorno del regno Nostro, ringuainammo, inorriditi, l'addentellata spada della
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acrèdine Aronne: tu sarài, o sfrontata, quanto vorremo noi ... o piuttosto ... io. - Tu? ... perchè tu? - Perchè sono uomo io, e tu donna; perchè io
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parola. E però a lui dovèa soccòrrere ed ei proferire quel nome, che esprime quanto non si giunge a capire, dissimulando le immensuràbili profondità
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prudenza avrebbe saputo far meglio di quanto, ora, facèa la vigliaccherìa. Tutto al bene fluisce: dove non può la virtù, giova il vizio. E, allora, ebbe
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acute quanto più meritate, tuttavìa, la maggior parte di essi non poteva sottrarsi a un languore di melancòlica insoddisfazione, a una amaritùdine
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semplicìssimo fra tutte le cose, entràvagli in cuore per vie inattese; quanto trent'anni di Forza non avèan potuto, facèa in un àttimo Amore. E Gualdo
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quanto sè, e sostava in pendìo di ritornare nella miseria e nella disperazione. Senonchè, tosto, la imàgine della sua bimba innocente, la cui sola difesa
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platèa un prato; fu il cielo stellato, il velario. Quanto al dramma, era pasticcio del Letterato. Egli ne avèa, naturalmente, attinto il soggetto al